Racconto /
1 Dicembre 2017
La presentazione di un progetto sugli spazi del carcere …realizzato? in divenire? oppure dinamico?
Oggi abbiamo presentato il lavoro di un anno: gli spazi trasformati, ampliati, rivisitati di un’area importante della Casa di Reclusione di Padova:
- dopo una progettazione condivisa con un WorkShop internazionale di studenti e docenti di architettura (fine 2016) che ci ha insegnato a sognare
- dopo mesi di studio e progettazione esecutiva, compreso il piano per la sicurezza e il coordinamento
- dopo settimane di pazienza e pratiche burocratiche
- dopo mesi di confronto e collaborazione con la MOF d’istituto (Manutenzione Ordinaria Fabbricati)
- dopo 15 muri abbattuti e 32 tonnellate di macerie rimosse
- dopo un continuo lavoro di ascolto e condivisione di ogni scelta
- dopo un improvviso irrompere sulla scena del colore che ci ha trasformato in dipintori anche di sbarre
abbiamo mostrato al mondo esterno (accorso numeroso):
- un laboratorio di assemblaggio ampio, nuovo, arioso
- una nuova biblioteca in uno spazio conquistato
- un laboratorio di legatoria e confezionamento luminoso
- un laboratorio di digitalizzazione accogliente
- una nuova sede azzurra per Ristretti Orizzonti, pronta ad accogliere studenti da tutto il triveneto
Un progetto, o meglio la tappa di un progetto, che ci piace chiamare dinamico. Perché continuerà a crescere.