Realtà coinvolte
Il progetto nasce all’insegna della partecipazione e della responsabilizzazione, grazie alla decisione di iniziare con il WorkShop, da un gruppo di studenti e docenti di architettura che ‘ascoltano’ e si confrontano con gli abitanti dello spazio carcere: le persone detenute prima di tutto, ma anche gli operatori dell’Amministrazione penitenziaria e del privato sociale. Per questo si avvale della partecipazione di aziende locali, enti pubblici e organizzazioni che hanno prestato via via il loro contributo nel supporto dell’iniziativa.
Dove e chi/ L’area della Rotonda TRE della Casa di Reclusione di Padova
La zona coinvolta è un’area già di per sé originale per la genesi e le caratteristiche delle attività che vi si svolgono, che si possono definire ‘storiche’ per l ‘istituto penitenziario.
Nate quasi vent’anni fa ad opera della scuola (Centro Territoriale Permanente) sono oggi gestite da Cooperativa Sociale AltraCittà e da Ristretti Orizzonti/Granello di Senape:
- la cooperativa sociale AltraCittà organizza e coordina laboratori di lavoro per 28 persone detenute (legatoria, assemblaggio della carta, confezionamento, assemblaggio minuterie metalliche con Fischerltalia e digitalizzazione); inoltre segue da sempre la biblioteca d’istituto e le attività connesse;
- l’associazione Il Granello di Senape gestisce la redazione della rivista Ristretti Orizzonti, il Centro di documentazione Due Palazzi e il TG Due Palazzi: nell’insieme un grande laboratorio non solo relativo all’informazione sul carcere, ma anche ai grandi temi del rapporto vittime/autori di reato, al significato della pena…con un importante progetto ormai consolidato di confronto con il mondo degli studenti; realizza da anni momenti nazionali di incontro su questi temi.
Questa realtà ricca e complessa riguarda dunque un’area nella quale convivono lavoro, cultura, informazione, formazione e costituisce un modello nel quale i diversi elementi della rieducazione e del recupero coesistono e si integrano.
Enti